Osservazioni pre-invernamento

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Rob
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Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da Rob »

Ciao a tutti..

oramai, chi più chi meno, ci si stà preparando ad affrontare i mesi invernali, per ciò che posso vedere nei miei apiari le famiglie son riuscire ad immagazzinare scorte sufficienti, ma ho dovuto insistere molto con la nutrizione ..
da un lato i consumi son raddoppiati (prevedibile data la stagione) , dall altro siam comunque riusciti a invernare un alta percentuale di famiglie..

settimana prossima confido nel poter applicare tutte le coibentazioni e poi inizierò con le nutrizioni solide..

questa stagione si è rivelato efficacie il secondo giro di strisce (tampone) contro la varroa, farò comunque il sublimato appena cala la covata, che date le temperature medio-alte è ancora abbondante..

preferisco non tirare le somme "economiche" dell ennesima stagione di traverso, ma almeno le api stanno bene e sul lato allevamento dell animale in sè tutto procede.. siam un pò preoccupati (ma chi non lo è?) per ciò che verrà, tra costi e rincari "ormai non vale più la pena" perseguirlo come lavoro a tempo pieno.. tuttavia si và avanti :) ..

negli apiari di montagna la differenza è concreta, le api stanno nettamente meglio, seppur le produzioni son comunque basse..

e voi? come vi preparate all inverno ? avete già tirato somme & previsioni ?
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BjHorn
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da BjHorn »

Ciao!
Il mio invernamento non prevede particolari operazioni, qualche famiglia da pareggiare, probabilmente una da unire, valuterò alla prossima visita.
Difficilmente "stringo", tolgo eventualmente i telai vecchi e non presidiati, ma è cosa rara.
Coibentazione assolutamente no, perchè qui dove mi trovo (Cilento) difficilmente le temperature scendono vicine allo zero, e in ogni caso per non più di una o due settimane.
Al massimo un foglio di polistirene/polistirolo nel coprifavo, e vassoio SOLO in presenza di importanti venti gelidi, altrimenti lascio aperto.
Credo sia controproducente tenere le famiglie "troppo calde" nel nido mentre fuori si gela. Opinione condivisa anche da alcuni studi francesi ( https://lerucherdecantegril.wordpress.com/ ) i quali stanno sperimentando una sorta di "ibernazione forzata" in locali appositi, proprio perchè le temperature più miti non permettono il naturale "invernamento" che si riscontrava quando le stagioni erano più evidenti.

Nutrizione... Solo se strettamente necessario.
Sono ormai 3 anni che le mie api non vedono sciroppi o canditi, eccezion fatta per quelle famiglie molto deboli in primavera/estate, ma che in ogni caso devo "risolvere" prima dell'invernamento, con nutrizione e/o unione.
Sarà che ogni altra tipologia di nutrizione, per quanto buona, è solo un palliativo che manco si avvicina alla qualità di quello che avrebbero realmente bisogno (il proprio miele), sarà che le "abituo" a fare da sole, sarà che ho gli apiari (3) in zone fortunate, sarà che i due trattamenti di sublimato (estivo/invernale) bastano ed avanzano e per il restante tempo le lascio "respirare" senza ulteriori trattamenti, sarà che non uso cerei e quindi la struttura della famiglia è diversa da quella allevata con i cerei, sarà che da 3 anni ho avuto un grosso XXXX... Insomma; saranno tante cose che non riesco a spiegarmi, ma non ho bisogno di nutrire.
L'unica cosa che mi sento di dire è che la "svolta" l'ho fatta quando ho deciso di non usare i cerei. Potrebbe essere solo una fortunata coincidenza. :eheh:
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Gnappo
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da Gnappo »

Ciao Rob, felice di risentirti.
Da me la situazione è quasi drammatica. Api uscite dall’estate debolissime e con pochissime scorte a causa della siccità estrema, i nuclei trattati con le striscette sono collassati tra varroa e sopratutto saccheggi estremi nelle ultime due settimane. Mi ritrovo con famigli su 5 telaini che continuano a contrarsi e famigli più deboli continuamente attaccate da quelle più forti.
Un nucleo 15 giorni fa praticamente morto (praticamente svuotato da ogni riserva) un pugno di api aggiunte in un altro nucleo. Altri die nuclei che nel giro di 2 settimane sono a loro volta collassati. Riuniti tra loro oggi con entrambe le regine dando solo zucchero a velo (saranno in totale meno di 2 telaini). Dopo domani dovrò riunirle con una altra famiglia che ha deciso di cambiare la regina aeta ottobre (vergine che gira per i telai senza che si veda un fuco da fine luglio).
La famiglia più forte che in 3 settimane è passata da 6 a 3 telaini, eh non c’e varroa o altri sintomi di virosi.domani la metterò in una cassate di polistirolo, anche in questo caso saccheggi continui dati da questo caldo anomalo. Altre 4 arnie tutto sommato sono abbastanza stabili. Direi che se da 9 tra famiglie e nuclei ne svernano 4-5 è già un miracolo.
Tra la siccità e i miei errori (mai più le striscette da sole) diciamo che il mio secondo anno è stato decisamente negativo; pazienza, ho imparato molte cose da non fare più.
Ciao!!!
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da Hertz »

BjHorn ha scritto: 29/10/2022, 9:08 Opinione condivisa anche da alcuni studi francesi ( https://lerucherdecantegril.wordpress.com/ ) i quali stanno sperimentando una sorta di "ibernazione forzata" in locali appositi, proprio perchè le temperature più miti non permettono il naturale "invernamento" che si riscontrava quando le stagioni erano più evidenti.
interessante grazie per il link Bj
un pò come in Canada che usano le celle frigo, stesso motivo (con meteo inverso).
L'unica cosa che mi sento di dire è che la "svolta" l'ho fatta quando ho deciso di non usare i cerei
ho lo stesso feedback da molti apicoltori, a me senza cerei i favi li tirano sempre a membro di segugio però :eheh: ai voglia ad usare la livella per assicurarsi che sia tutto in bolla, mi tirano i favi sempre "ad onda" :eheh:
__________

Qui molto bene fino a fine luglio, poi l'estate è stata uniformemente abbastanza drammatica, in montagna non è piovuto (letteralmente!) e passato il castagno (buona produzione ma in calo pure quella) con un costante vento secco quest'anno è stato persino peggio che in basso, dove invece postazioni antropizzate, hanno fatto qualcosa di decente, nonostante tutto.
Semplicemente non è piovuto ed è stato abbastanza drammatico fino alle piogge in pre-fioritura di edera ed inula, che assieme ad altre erbacee hanno creato una seconda primavera, davvero abbondante e inaspettata.

Spesso si discute di genetica, metodi di lavoro, dimensione delle arnie o gestione dei nidi, per adesso rimango dell'idea che l'unico vero fattore determinante, sono le piante (se fioriscono e producono nettare e polline, andrà sempre tutto bene nonostante tutto).
Questa estate mi sono fatto l'idea di essermi un pò adagiato "sugli allori" e sono tornato a cercare nuove postazioni che sappiano garantire qualcosa anche in estati come questa appena trascorsa, non è stato facile e non posso ancora dire che sia una scelta valida, vedremo.

Invernamento vero e proprio che almeno qui, si fa attendere, famiglie sistemate ma fa ancora davvero troppo caldo (e importano ancora).
Almeno però è in corso il blocco di covata naturale "fisiologico" che avviene sempre in questo periodo, a prescindere dal meteo.
Ho uniformato gli apiari togliendo le famiglie che hanno avuto problemi per colpa mia di errori di gestione (sciami raccolti, famiglie che covano ancora etc) e ho ri-costituito l'apiario delle "problematiche", che invernerò nei polistiroli, tratterò più avanti ma entro fine novembre e nutrirò con candito.
Le famiglie con problemi sanitari (quest'anno davvero pochissime) le ho già estinte come al solito questa estate durante il blocco per il trattamento estivo, non voglio perpetuare genetiche farlocche o famiglie che barcollano e sopravvivendo magari anche per più stagioni solo perché le curo come malati terminali, "il medico pietoso fece la piaga purulenta".

L'unico sbattimento che mi accollo, è spostarle in modo mirato per uniformare gli apiari e gestire questi come fossero un unica grande arnia.

- Uso arnie da 12 e lascio loro tutti i telaini di scorte che si sono fatte
- Lascio loro tutti i ponti di cera che non si rompono ed in questo caso gratto la cera e ce la ripremo nell'inter-favo (poi la sistemano loro)
- Uso il foglio di nylon nell'ultima visita di invernamento post trattamento di ossalico in assenza di covata (anche se ora fa ancora troppo caldo)
- Coibento solo tra coprifavo e tetto, con un sacchetto ben chiuso riempito di isolante edile economico (tanto non nutro mai dal foto del coprifavo).
- Le porticine da fine edera/inula, le chiudo sul lato invernale (che nel mio caso significa solo 2 fori).
- Il vassoio diagnostico non lo uso neanche in inverno.
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da BjHorn »

Beh si, può capitare che qualche favo lo tirino un pò come pare a loro, credo dipenda anche dalle famiglie.
Su una quarantina che ne seguo (mie e di amici che mi chiedono consulenze) almeno un paio hanno la tendenza a fare di testa loro, ma lo facevano anche con i cerei ancora da sostituire.
Quando mi accorgo che cominciano a costruire "ad capocchiam" giro il telaio, oppure "aggiusto" a mano qualche lingua di favo che tende a roteare, ma soprattutto il telaio vuoto va messo sempre tra telai "correttamente" e completamente costruiti e parete, o diaframma, in modo che possano prendere bene le misure lato-lato e loro costruiranno esattamente al centro.

Anche i telaini dei melari li lascio completamente a loro, però se sono tutti da costruire o li alterno con altri già costruiti oppure incollo una strisciolina di cereo di 1.5/2cm giusto per indirizzarle.

Poi se qualche favo è ad onda ma mi permette comunque di estrarlo dall'arnia senza problemi, lascio stare! Lo fanno anche per assicurare una buona ventilazione interna, anche se sarà ben più difficile in questi casi controllare la presenza di celle reali!
Ma per me il gioco vale la candela (di pura cera d'api...)!
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da Gnappo »

Ciao BJhorn,
Quando fai tirare i telaini alle api inserisci solo la cornice, lasci anche io filo, oppure construisci una sorta di intelaiatura in lego? Thx
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da BjHorn »

Ciao.
Lascio il filo metallico zigrinato.
A volte può succedere che verso il fondo evitano il filo lasciandolo scoperto, ma di regola lo inglobano tutto.
Se non fosse che i telai "naturali" sono segnalati, non riuscirei a distinguerli.
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Rob
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da Rob »

Ciao a tutti.. :)

cm và?

oggi ho terminato il secondo giro di acido ossalico sublimato alle mie arnie.. purtroppo abbiamo già perso qualche famiglia, ma siamo a percentuali ancora basse e accettabili.. (sgrat)..
incredibilmente resistono anche piccoli glomeri invernati "per scherzo".. qui le temperature sn scese bene, ma alcune mezze giornate di sole le concede, oggi ad esempio è stata una giornata super e ho potuto anche spiare (velocemente) in alcune casse .. stò sperando di poter saltare il terzo e ultimo giro, per come vanno le cose qui potrei farlo verso metà gennaio,ma spero davvero di poter rinunciare.. (sgrat)..

purtroppo oggi nell apiario "biologico" ho trovato un altro cadavere (già una settimana scorsa).. ho trovato anche due arnie ribaltate dal bestiame (pecore e capre) nei paraggi, una è (forse) salva e l altra no..
mi spiace per quest apiario perchè seppur flagellato e ridotto stà dimostrando che una "via più pulita" è percorribile.. senz altro dà più lavoro e gli equilibri son più delicati.. anche se reputo quest avventura "biologica" un esperimento, in tre o quattro stagioni si vedon segnali, ma comunque nulla che può sostituire degnamente e integralmente le pratiche standard odierne.. qui le casistiche che fanno aumentare la percentuale di decessi (rispetto agli altri apiari) è proprio causa varroa..

insisteremo anche la stagione prossima su questa postazione, per tentare di nuovo di ripopolare queste api "bio".. il natale porta speranza, quindi colgo l occasione di fare gli auguri a tutti gli utenti del forum.. :)
auguri a voi e alle vostre apette..
buon natale e felice anno nuovo..

Rob.. ;)
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da BjHorn »

Ciao!

L'ultimo ciclo di sublimato lo farò domani.
In realtà in teoria avrei già finito il 21 (per coprire i 21 giorni) ma vedo ancora molti fuchi in giro e non posso escludere che sia presente addirittura ancora covata a fuco.
In totale sono 7 cicli, uno ogni 4 giorni, con quest'ultimo posticipato al 26 per non incorrere nelle ire natalifere della mujera ("Ma almeno a natale....").
Caduta varroa non pervenuta. I vassoi li tolgo dopo una decina di minuti per cui dentro ne trovo si e no un paio, ma in ogni caso non mi baso sulla "conta" per valutare se continuare o meno. Copro i 21 (o 24 come in questo caso) e via...

Mortalità 0, una sola famiglia che è rimasta senza regina a fine novembre (...) aggiunto favo con uova, all'ultima visita c'erano 2 celle non bellissime, che poi non ho avuto modo di ispezionare ulteriormente.
Se riescono a farsi la regina (dicembrina) vi farò sapere, ma ci credo molto poco!

Nutrizione 0. Nelle ultime visite le scorte erano abbondanti, ma prevedo di fare un'altra visita a breve per valutare.

Mi interessa molto il discorso "api bio", in che consiste?
Teoricamente anche le mie sono bio - vernici arnie - trattamenti - cerei (non usati) - ma non posso assicurare che nell'areale che loro visitano ci siano SOLO coltivazioni biologiche, che è una delle prerogative per avere la "certificazione bio".

Per paura che anche le mie arnie potessero essere ribaltate da animali (ma soprattutto dal vento) le ho avvitate ai pali di supporto, che sono fissati ai tramezzi, che sono fissati ai blocchi di cemento. Quindi qualche buona quintalata di materiale da spostare.
Terreni abbondantemente frequentati da ovini, cani, ma soprattutto CINGHIALONI che devastano il terreno, ma non ho avuto mai problemi di arnie mosse. Credo non si avvicinino più di tanto, vedo orme a terra (cinghiali) fino a 2 o 3 metri dalle arnie, ma non più vicine.

Auguri a tutti.
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da Gnappo »

Ciao a tutti e buon Natale!
Per ora a me è morta una famiglia a fine estate per saccheggio e fame e due famiglie formate da un pugno di api le ho riunire ad una altra arnia.
Adesso le 6 rimanenti sono abbastanza deboli (su 2-3 telaini, una anche meno), ma per ora stabili. Ho sublimato fino a caduta zero tra ottobre e novembre.
Usciranno probabilmente dall’inverno abbastanza deboli. guardando i fondi almeno 3-4 arnie hanno ricominciato a covare. In foto la mia unica arnia con coprifavo trasparente con regina nata per miracolo ai primi di novembre.
Concludo rinnovando gli auguri di buon Natale e ringraziandovi per tutti i preziosi consigli ricevuto quest’anno in questo forum, grazie :)
Allegati
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da Rob »

Mi interessa molto il discorso "api bio", in che consiste?
Teoricamente anche le mie sono bio - vernici arnie - trattamenti - cerei (non usati) - ma non posso assicurare che nell'areale che loro visitano ci siano SOLO coltivazioni biologiche, che è una delle prerogative per avere la "certificazione bio".

già.. biologico si intende nessun prodotto di sintesi nell intero processo, ovvero dalla cera iniziale fino al miele nel barattolo finito,trattamenti ecc.. se qualcosa di "esterno" (fonti terze) contamina il miele, quel lotto verrà bloccato e l apicoltore dovrà dimostrare che non è opera sua, qui poi le tempistiche e le dinamiche son davvero assurde.. non si arriva a prender multe, alla fine si riesce a dimostrare che il prodotto vien da colture intensive (neanche troppo difficile) , ma successivamente è quasi impossibile accedere a rimborsi e aiuti per quel danno subito.. della serie, arrangiati..

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per come la vedo io la certificazione bio è una finzione moderna (oltretutto si stà creando uno strano business attorno) , come tutti possiam renderci conto non esiste, anche io lavoro "bio" , ma all atto vero non è possibile esserlo per davvero.. anche le asl che dovrebbero controllare evitano molti controlli, proprio perchè già dal primo raccolto non è più possibile garantire un prodotto bio al 100%.. l ape vola su tutte le coltivazioni e qui finisce "il sogno".. le asl cercano di non controllare perchè verrebbe a galla ciò che già appiamo, l interesse a difendere le colture intensive (grandi marche e lobby) è troppo grande.. in lombardia (ma anche in altre regioni) si stà facendo un gran lavoro tramite le associazioni, ma quando si arriva "al punto" (ovvero quando si scopre che l inquinante non è colpa dell apicoltore) tutto decade, i rimborsi sono assenti o minimi e il peggio è che una volta che il "danno è fatto" ed è irreversibile.. (ricordate il maxi avvelenamento nel cremonese e dintorni? https://www.forum.apicoltoremoderno.it/ ... php?t=3472 )

non è "colpa" di api e apicoltori, ma è tutto il sistema agricolo che fallisce, se consideriamo anche che poco prima di natale la corte europea ha prorogato (di nuovo!!) l utilizzo di neonicotinoidi fino al 2025 (anche se son banditi già dal 2018).. al lato vero nessuno ha interesse verso un biologico vero e le politiche agricole stanno facendo figure di melma, perchè concretamente stanno ancora spingendo su prodotti di sintesi..

il consumatore è colui che può dare il segnale più forte, scegliendo di fare le sue spese (tutte) da chi alleva e coltiva con una certa filosofia, purtroppo odiernamente la maggior parte della popolazione è costretta a rifornirsi nei grandi centri commerciali.. neppure le contraffazioni vengon contrastate, anzi sembra che sia tutto l interesse di sostituire il miele naturale fatto dalle api con quello fatto da miscelatori e macchinari..

io lavoro bio per scelta, anche se non ho una carta che lo dimostra.. vorrei diventare bio certificato, ma i grattacapi burocratici sembrano fatti apposta per far desistere chiunque.. alla fine parlando con chi "bio" lo è già si finisce per capire che di bio cè davvero poco, oltretutto sono tutte aziende veramente a numero ridotto (a oggi nessun apicoltore biologico supera i 40alveari alla denuncia e ciò dovrebbe già dire molto)..

biologico lo si deve avere nel cuore, non sulla carta o nel portafoglio.. ;)
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Re: Osservazioni pre-invernamento

Messaggio da BjHorn »

Aggiornazionamento!
BjHorn ha scritto: 25/12/2022, 9:34 Mortalità 0, una sola famiglia che è rimasta senza regina a fine novembre (...) aggiunto favo con uova, all'ultima visita c'erano 2 celle non bellissime, che poi non ho avuto modo di ispezionare ulteriormente.
Se riescono a farsi la regina (dicembrina) vi farò sapere, ma ci credo molto poco!
Famiglia persa per saccheggio, e anche un'altra che le stava a fianco!
Durante l'ultimo giro di sublimato sul vassoio avevo trovato molti frammenti di cera che mi avevano fatto sospettare un saccheggio avvenuto, ma c'era un discreto volo e in ogni caso non potevo aprire.
Al controllo fatto stamattina ne ho avuto la conferma. Un pugno di api, regina assente anche nell'altra arnia che comunque stava bene, anche se non benissimo.
Probabilmente ha influito anche il fatto che le sto lentamente spostando lateralmente 20/30 cm ogni 2 o 3 giorni. Erano a 6 metri da un torrentello, che qualche settimana fa per una piena si è mangiato l'argine fermandosi proprio sotto le arnie, non le ha trascinate in acqua per questione di pochi cm!
Tutte le altre stanno benone, poca covata ma bella compatta, scorte molto buone e nessuna necessita di nutrizione per il momento.
Acetosella in fioritura!!!

Per quanto riguarda il "bio", anche io penso che buona parte dei prodotti bio che troviamo lo siano solo in etichetta...
Lavoro in una azienda vinicola BIO (quello vero... sia in cantina che in vigneto), e per riuscire a farlo c'è bisogno di molto più lavoro (e soldi...) rispetto alla coltivazione "standard", e basta che per un qualsiasi motivo si ritarda o salta un trattamento e succede un macello...
Poi vogliamo parlare delle vernici "bio" tanto in voga adesso per verniciare le arnie? :eheh:
In effetti alcune componenti di tali vernici sono innocui SE PRESI SINGOLARMENTE, ma in combinazione con gli emulsionanti diventano più pericolosi dell'uranio.
Addirittura in presenza di nitriti (presenti nella normale acqua del rubinetto) diventano altamente cancerogeni... ma riescono comunque ad avere certificazione bio... :na: :oo:
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