Spessore celle fuchi: 94 e 73 per le operaie

Anatomia, fisiologica dell'ape mellifera
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adolfopercelsi
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Spessore celle fuchi: 94 e 73 per le operaie

Messaggio da adolfopercelsi »

da a.p.
Sùbito la specificazione

Dedicato a Silvestri, vettore di una e-mail protocollata in Angolo del novizio
Informazioni su favi cerei & co)
---
Per Fuchi:94 millesimi di millimetro
Per femmine: 73 millesimi di millimetro(21 in meno)
In confidenza

Il perito agrario dottor Antonio Pistoia
Di origine veronese come me .. Amico stimato.

Un giorno gli scrissi segnalando che la edizione del libro sulle api aveva troppe notizie ormai fuori tempo
( al sulfatiazolo non ricorreva ormai più nessuno, eccetera. )

Mi prese in parola ed aggiornò il tutto con l’estrema utilità editoriale del computer,
facendomi addirittura un regalo didattico-diffondendo idee “diverse”, inimmaginabile alcuni anni fa
..
Anteprima
Ipotesi verosimile

Gli studiosi pensano che le api sappiano anzitutto già inizialmente preventivare con che tipo di celletta hanno a che fare( se da fuco o femminile)

E poi
dal colpo forte o labile che, a distanza di pochi millesimi di millimetro “ricevono” dalla cera quando la spessore, si risistema,
decidono di proseguire o fermarsi in base alla violenza giusta che loro hanno incamerato già nei loro gèni, se per celle per maschi o solo femminili
-
-Intervallo .
(Avrei potuto inserire tutto ciò nell’argomento cera
come sia possibile far fare la cera alle api ricorrendo ai cosiddetti favi-equatore con sola mini striscia cerea...
ma poi ho riflettuto che stava forse meglio in Biologia-Morfologia delle api
---
Una panoramica morfologica
( in greco morfòs= ;μορΦòς significa forma)
silvestri

Immagine

silvestri2
..
-Le otto ghiandole delle api
non funzionano durante tutta la vita dell'insetto,
ma solamente nella fase giovanile,
che corrisponde al periodo compreso tra il 10° e il 18° giorno dallo sfarfallamento;
inoltre,
le ghiandole sono in grado di produrre la cera solamente quando
la temperatura dell'alveare è variabile tra i 33 ed i 36°C.
silvetri3

silvestri4

Immagine

Le ghiandole ceripare formano cera
sottoforma di goccioline: a contatto con l'aria;
e si solidificano
formando piccole scagliette di cera, che rimangono “incollate” all'addome dell'ape
.silvestri5

Successivamente, l'insetto estrae le scagliette di cera dall' esterno addome con le zampe, per modellarle con le mandibole insieme a polline e propoli.

Immagine

-"Ragazze. Mi fido di voi!

Il procedimento appena descritto viene

ripetuto centinaia di volte per ogni scaglia:

il risultato finale, derivato da tutte le 10.000-90.000 api operaie dell'alveare,
sarà la costruzione perfetta del favo [tratto da Apicultura, tecnica e pratica, di A. Pistoia
In ambito cosmetico,

la cera d'api è impiegata per le sue potenzialità idrorepellenti-protettive sullo strato corneo: in prossimità della pelle,
infatti, i prodotti formulati con cera d'api formano una sorta di pellicola protettiva,
in grado di impedire l'eccessiva perdita d'acqua dalla cute.
---
Inoltre, è largamente utilizzata nella preparazione di lipogeli, stick per labbra, emulsioni ed unguenti.
( a seguire seconda ed ultima parte)
dallo "Zio" buona giornata
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m.silvestri03
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Re: Spessore celle fuchi: 94 e 73 per le operaie

Messaggio da m.silvestri03 »

Grazie Adolfo,
Un'intervento molto illuminante. Farò tesoro di queste informazioni e, chiaramente, vi informerò riguardo nuovi sviluppi.
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